Robiola di Roccaverano

Le origini della Robiola di Roccaverano risalgono ai Liguri, che iniziarono a produrre un formaggio del tutto simile a quello attuale. Della Robiola di Roccaverano si fa menzione nelle cronache dell’anno 1000: con l’avvento dei Romani questo formaggio assunse il nome di ‘rubeola’, dal latino ‘ruber’, termine con cui veniva indicato il colore rossastro che la crosta assumeva al termine della stagionatura. La prima certificazione di origine della Robiola di Roccaverano ebbe luogo nel marzo 1979 e il riconoscimento europeo nel luglio 1996. È un formaggio fresco, a latte crudo, a pasta cruda e privo di crosta. Deve contenere come minimo il 50% di latte caprino, che può essere integrato con percentuali variabili di latte vaccino e/o ovino. Il gusto, essenzialmente dolce, si fa più sapido nelle forme più stagionate.

 

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